CERTIFICAZIONE
ISO/IEC 22301
Dopo aver creato il Business Continuity Plan, vi aiutiamo a realizzare un Sistema di Gestione della Continuità Operativa (SGCO) e ad ottenere la certificazione.
Certificazione ISO/IEC 22301: i vantaggi

- Vantaggio competitivo
- Miglioramento della resilienza
- Conformità normativa (ISO 9001, GDPR; Industria 4.0; etc.)
- Mantenimento del miglior livello di servizio verso i clienti
- Miglioramento della reputazione
- Rating più alto nelle valutazioni di rischio da parte dei clienti e degli stakeholder
- Supporto alla pianificazione di investimenti strategici
- Migliore comprensione del profilo di rischio aziendale
- Identificazione di opportunità di aumentare la resilienza generale grazie al contributo di nuovi progetti industriali o di operatzioni di M&A
- Valutazione più positiva da parte delle istituzioni finanziarie
- Miglioramento continuo
- Ottimizzazione organizzativa (maggior focus sui processi critici)
- Rafforzamento del management interno (collaborazione e responsabilizzazione)
- Relazione più trasparente e diretta con i clienti (intimacy)
- Miglior comprensione e gestione dei processi produttivi critici e della supply chain
- Oggettivazione dei rapporti con i fornitori interni ed esterni tramite SLA
- Ottimizzazione delle coperture assicurative
- Riduzione dei premi assicurativi
- Ottimizzazione delle coperture richieste (Property; Business Interruption; Cyber Security)
COME OTTENERE E MANTENERE
LA CERTIFICAZIONE ISO/IEC 22301
- Definire un team di progetto
- Definire l’ambito di applicazione: azienda, divisioni, siti produttivi o processi da includere
- Sviluppare una politica per la continuità operativa: stabilire la visione dell’organizzazione sulla propria resilienza operativa
- Identificare i processi primari, le loro interdipendenze, i fornitori e i clienti critici, le esigenze degli stakeholder
- Condurre una risk analysis ed una BIA - Business Impact Analysis: rischi, probabilità di accadimento, impatti sul business
- Definire azioni di prevenzione e mitigazione ed una o più strategie di ripristino in caso di evento «disruptive»
- Predisporre un BCP - Business Continuity Plan
- Creare un
Business Continuity Team
e
prepararlo
alla gestione delle crisi
- Predisporre la documentazione: documentare tutti i processi del SGCO per garantire che siano attuati e migliorati, ove necessario
- Selezionare un Ente di Certificazione: un organismo terzo accreditato
- Ottenere la certificazione: l'ente di certificazione esamina la documentazione del SGCO, verifica che i requisiti siano soddisfatti e conduce audit su procedure e best practice
- Sensibilizzare il personale: informare il personale degli obiettivi del SGCO e del proprio ruolo in caso di crisi
- Effettuare verifiche periodiche: svolgere audit interni ed altri test per verificare che le misure di prevenzione e mitigazione previste siano efficaci
- Gestire ed esaminare l’SGCO con regolarità: il sistema di gestione deve essere aggiornato ed valutato annualmente
Audit di certificazione

La prima certificazione si svolge in due fasi
Stage 1
Durante questa fase l’auditor:
- Raccoglie informazioni e verifica la documentazione relativa al sistema di gestione da certificare.
- Determina quali sono norme obbligatorie e volontarie di riferimento per il sistema da certificare.
Questo passaggio è preparatorio per la seconda fase dell’audit di certificazione in cui si valuterà l'efficacia del sistema da certificare.
Stage 2
Durante questa seconda fase l’auditor:
- verifica che il sistema di gestione venga realmente applicato dall’organizzazione, rilevando le evidenze che confermano quanto descritto nella documentazione.
- Al termine, in assenza di non conformità gravi, l’auditor presenta richiesta al proprio ente per l’emissione della certificazione ISO.
La certificazione ha un ciclo triennale: al secondo anno l'azienda dovrà sostenere un audit di sorveglianza mentre al terzo anno sarà svolto un audit per il rinnovo del certificato.